Traffico ferroviario merci in contrazione (-3,67%) nel 2023 in Emilia-Romagna
In flessione (-7,24%) in particolare i flussi movimentati dai nodi maggiori, raccolti nel cluster Eric
Il traffico ferroviario di merci registrato nel 2023 in Emilia-Romagna è ammontato a circa 21 milioni di tonnellate, in calo del 3,67% sul 2022, con una contrazione legata alle incertezze della congiuntura geo-politica ed economica, alle chiusure infrastrutturali e alle criticità create dalla alluvione. Lo si legge nel Rapporto annuale di monitoraggio della mobilità e del trasporti 2024 elaborato dalla Regione Emilia Romagna, che offre uno sguardo sui trasporti, passeggeri e merci, secondo le diverse modalità di trasporto disponibili.
Secondo il report, in assenza degli incentivi previsti dallo stesso ente la “riduzione dei volumi avrebbe potuto essere anche ben più significativa”. Più nel dettaglio, l’analisi ha anche evidenziato come nel 2023 il traffico ferroviario del cluster delle piattaforme Eric (Emilia-Romagna Intermodal Cluster) sia stato circa l’82,76% di quello movimentato in Emilia-Romagna, e in diminuzione del 7,24% rispetto al 2022, principalmente a causa “della contrazione dei flussi merci movimentati dagli interporti e dal Porto di Ravenna”. Parallelamente si è registrato un “incremento dei movimenti nella rete dei raccordi minori”.
L’analisi rimanda anche un quadro dell’andamento del trasporto tramite idrovie – registrato tramite i passaggi nelle conche di navigazione – che pure è risultato in calo nel 2023, per circa l’8,4% in meno rispetto all’anno prima (con movimentazioni per 42.279 tonnellate contro le precedenti 46.195). Il report segnala inoltre che l’armamento utilizzato durante l’anno in questione, per il Po e Fissero/ Tartaro/Canalbianco, è stato sostanzialmente costituito “quasi esclusivamente da convogli a spinta, mediamente in numero di 4 (spintore più chiatta) con portata media 1.000/1.200 t; una fluviomarittima con portata media 1.300 t per il Po; circa dieci motonavi per il trasporto degli inerti del Po”.
Restando all’interno dei confini della Regione Emilia Romagna, si segnala infine tra le notizie recenti la nomina del comitato di indirizzo della relativa Zona Logistica Semplificata. Questa, come già noto, coinvolgerà 11 nodi intermodali da Ravenna a Piacenza, 25 aree produttive, 9 province (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini) e 28 Comuni (Argenta, Bagnacavallo, Bentivoglio, Bondeno, Casalgrande, Cesena, Codigoro, Concordia sulla Secchia, Conselice, Cotignola, Faenza, Ferrara, Fontevivo, Forlì, Forlimpopoli, Guastalla, Imola, Lugo, Mirandola, Misano Adriatico, Modena, Ostellato, Piacenza, Ravenna, Reggiolo, Rimini, Rubiera, San Giorgio di Piano).
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