Il futuro di P3 nell’immobiliare logistico guarda anche al Sud Italia
Il 2020 è stato un anno eccezionale per P3 Logistic Parks in Italia, con un portafoglio cresciuto da 260mila a 450mila metri quadrati (+67%), contratti di locazione per 289mila metri quadrati (106mila quelli oggetto di nuovi accordi o rinnovi negli ultimi 12 mesi), una occupancy che ora raggiunge il 98% e nuovi progetti ‘chiavi in […]
Il 2020 è stato un anno eccezionale per P3 Logistic Parks in Italia, con un portafoglio cresciuto da 260mila a 450mila metri quadrati (+67%), contratti di locazione per 289mila metri quadrati (106mila quelli oggetto di nuovi accordi o rinnovi negli ultimi 12 mesi), una occupancy che ora raggiunge il 98% e nuovi progetti ‘chiavi in mano’ per altri 200mila metri quadrati.
Per quel che riguarda il 2021 e 2022 la società di sviluppo immobiliare prevede una nuova fase di espansione, con nuovi sviluppi e acquisizioni che potranno avvenire anche al Sud, un “mondo inesplorato dagli investitori istituzionali e ad oggi servito da Roma”, ma rispetto al quale “noi non abbiamo preclusioni”.
Lo ha affermato Andrea Amoretti, recentemente tornato ‘a casa’ nella filiale italiana della società con il ruolo di Managing Director, rilevato da Jean-Luc Saporito, contestualmente promosso a Chief Development Officer globale, durante il consueto appuntamento annuale di P3 con la stampa.
Anche se gli obiettivi di sviluppo ed espansione per questo e il prossimo anno non sono definiti in termini quantitativi – “i nostri investitori, che ragionano in un’ottica di lungo periodo, non ci chiedono di realizzare o acquisire tot metri quadrati, siamo noi a proporre iniziative che ci sembrano valide, ma comunque cresceremo sia dal punto di vista dimensionale, tramite nuovi sviluppi e acquisizioni, sia da quello della qualità” spiega il manager – la società ceca, specializzata nella gestione, acquisizione e sviluppo di immobili logistici, pare comunque avere le idee chiare rispetto a quali sono le aree di suo interesse e al tipo di prodotto che vuole offrire.
Riguardo il primo punto, P3 Logistics Parks ha spiegato di volere puntare, oltre che sulle regioni strategiche di Milano, Roma, Bologna e in generale quelle nelle vicinanze della A1, su aree utili a servire altri paesi, nei quali ulteriori sviluppi logistici faticano per vari motivi. E quindi: “il Piemonte per la Francia”, dove la logistica paga una certa contrarietà da parte dell’opinione pubblica, il “Friuli Venezia Giulia per l’Austria (dove le aree sono scarse, e che è servita soprattutto dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia) e la Germania”. In aggiunta altri scenari interessanti sono quelli della Toscana e della fascia adriatica.
Un discorso a parte merita comunque la Capitale: “Roma sta vivendo un momento di grandissimo interesse per gli operatori della logistica; dopo alcuni anni in cui le aree disponibili erano poche, ora le cose si sono sbloccate”.
Relativamente al tipo di strutture, P3 predilige realizzare immobili ‘chiavi in mano’ (ovvero build-to-suit, progettati sulle esigenze specifiche del futuro cliente, anche la sua attività comprende anche la costruzione speculativa), di tipo multipiano e conseguentemente con forte livello di automatizzazione, caratteristiche che idealmente corrispondono alla sua idea di ‘immobile di qualità’. Una parte di questi sarà inevitabilmente rappresentata da immobili last mile, per la logistica urbana e al servizio dell’e-commerce, cresciuto enormemente anche sulla spinta della pandemia (in questo caso la società considera anche realizzazioni brownfield, ovvero su aree commerciali o industriali dimesse).
Tornando ai risultati del 2020, tra consegne e rinnovi di contratti esistenti il fiore all’occhiello è stato per P3 il completamento dello sviluppo del nuovo hub di Amazon a Castelguglielmo, in provincia di Rovigo, esteso su 190mila metri quadrati e considerato un’eccellenza non solo per l’ampiezza ma anche per il fatto di essere – tra i pochi in Italia – sviluppato su 3 piani mezzanini e automatizzato.
Seguono le firme di rinnovo nel polo di Brignano, unico oggi a disporre ancora di aree disponibili (per 6mila metri quadrati), per Kuehne + Nagel (6mila metri quadrati), Valsped (13mila) e Minetti (altri 13mila). Il portafoglio comprende l’hub di Sala Bolognese che ospita da tempo Ducati e Lamborghini (su un’area da 30mila metri quadrati), cui si è aggiunta CabLog (altri 28mila). In questo polo P3 si appresta a realizzare un ulteriore sviluppo (il magazzino Dc3, per altri 16mila metri quadrati), preferibilmente un immobile build-to-suit. Tra le aree in fase di sviluppo quella di Ardea, 50mila metri quadrati a sud di Roma, poco distanti dal polo intermodale di Santa Palomba, e infine quella di Altedo, altri 95mila metri quadrati (in due strutture da 70mila e 25mila rispettivamente) nei pressi di Bologna, in questo caso un’area dismessa su cui in passato era presente uno zuccherificio. Tra i rinnovi si segnalano quelli di Moncler e Geodis (rispettivamente 13mila mq e 47mila mq a Castel San Giovanni). La clientela della società comprende inoltre Raja (pure a Castel San Giovanni), Phardis (a Calvenzano) e Deufol (a Fagnano Olona).
“L’Italia rappresenta un mercato fondamentale per P3” ha aggiunto Amoretti, che a riprova di questo ha citato anche il recente potenziamento del team milanese con la promozione di Christian Motola a responsabile Asset Management e l’ingresso di Alessia Cicale come Property Manager.
F.M.
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