Cala la tendenza alla concentrazione delle supply chain globali secondo Unctad
Permane, pur in flessione, un ricorso al friendshoring, in un contesto ancora fortemente influenzato dalle questioni geo-economiche

La forte spinta al nearshoring, al friendshoring e alla concentrazione degli scambi commerciali globali che si era osservata nelle catene del valore a partire dal 2023 è venuta calando negli ultimi mesi, e così ha fatto anche nell’ultimo trimestre dello scorso anno.
Lo rileva l’ultimo Global Trade Update 2025 di Unctad, che ha infatti evidenziato un andamento di segno opposto per tutte e tre le tendenze, dispiegatosi lungo tutto il 2024.
In particolare la spinta verso una maggiore concentrazione degli scambi è ora su valori inferiori rispetto a quelli osservati nel 2021, a evidenziare secondo l’agenzia delle Nazioni Unite una struttura delle relazioni globali in cui cresce di importanza il ruolo degli stati più piccoli. In flessione risulta anche la tendenza al nearshoring, a indicare quindi una ripresa degli scambi tra paesi distanti dal punto di vista geografico.
Resta invece superiore ai livelli del 2021 la tendenza al friendshoring, seppure in calo. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite, le questioni geo-economiche sono infatti ancora importanti nel modellare le relazioni commerciali, come mostra anche l’analisi della evoluzione dei rapporti di interdipendenza tra macroregioni.
Nel corso dello scorso anno, mostra il report, hanno incrementato la loro dipendenza dagli Usa la Malesia (+1,8%), il Vietnam (+1,8%), Taiwan (+1,5%), il Brasile (+0,8%), il Giappone (+0,5%) e l’Ue (+0,2%). La Russia ha accresciuto i suoi vincoli con la Cina (+1,2%) e soprattutto con l’India (+1,8%, mentre viceversa la dipendenza è aumentata dello 0,8%. La Turchia è diventata più dipendente dalla Ue (+1,2%), mentre l’Unione Europea a sua volta ha accresciuto leggermente la sua dipendenza dagli Usa (+0,2%).
Di contro, nello stesso anno si è di molto allentata la dipendenza della Russia dalla Ue (-3%). Per diversi paesi è invece calato il rapporto di dipendenza con la Cina (tra questi: Australia, -1,7%; Vietnam, -1%; India, -0,4%; Usa, -0,3% e Ue, -0,1%). Nello stesso anno è sceso il legame di dipendenza del Canada dagli Usa (-1%). Anche Cina ed Eu hanno allentato i loro rapporti, in particolare la dipendenza della prima dalla seconda è scesa dello 0,4%, mentre in direzione inversa questa è diminuita dello 0,1%.
F.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY