Netta flessione (-9,4%) delle immatricolazioni di autocarri nel primo trimestre 2025
Aumentano (+3,8%) nel periodo le registrazioni di rimorchi e semirimorchi

A marzo, dopo il lieve recupero di febbraio, le immatricolazioni di autocarri tornano ad avere segno negativo, mentre i veicoli trainati si mantengono in crescita.
Lo riporta l’ultimo report di Anfia, che per il terzo mese dell’anno segnala di avere riscontrato il rilascio di 2.293 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-11,9% sul marzo 2024) e 1.183 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+7,9%), suddivisi in 94 rimorchi (-13,8%) e 1.089 semirimorchi (+10,3%).
Facendo un bilancio dell’intero primo trimestre 2025, l’associazione riscontra una netta flessione del segmento autocarri (7.145 libretti di circolazione, – 9,4%) e un aumento sul fronte di rimorchi e semirimorchi pesanti (3.388 libretti di circolazione, +3,8%). Nel dettaglio, sono state 327 le immatricolazioni di rimorchi (-1,2%) e 3.061 quelle di semirimorchi (+4,4%).
Guardando più da vicino i dati relativi agli autocarri, Anfia segnala di avere registrato nei primi tre mesi dell’anno una variazione negativa per tre aree geografiche su quattro. Segna infatti un -12,7% il Nord-Est, un -12% l’area Sud e Isole e un -8,3% il Nord-Ovest. In lieve crescita, invece, le regioni del Centro (+0,8%).
Per classi di peso, nel trimestre mantengono segno positivo i veicoli sopra le 3,5 e fino a 5 tonnellate (+67%) e quelli sopra le 12,5 e sotto le 16 tonnellate (+13,4%). In flessione invece quelli tra le 5 e le 8 tonnellate, che calano a doppia cifra (-29,1%), seguiti dai veicoli da 16 tonnellate in su (-10%) e dai quelli tra le 8 e le 12,5 tonnellate (-3,9%). Risultano inoltre in leggera crescita nei tre mesi gli autocarri rigidi (+0,4%), mentre calano nettamente i trattori stradali (-17,7%). Flessioni si registrano inoltre su veicoli da cantiere (-9%) e stradali (-9,4%).
Analizzando il mercato per alimentazione, nel primo trimestre dell’anno la quota di mercato dei mezzi a gas risulta dell’1,8% (era del 2,2% a gennaio-marzo 2024), per un totale di 129 unità, mentre gli autocarri elettrici e ibridi gasolio/elettrico rappresentano il 2,1% del totale (lo 0,8% a gennaio-marzo 2024).
Passando ai veicoli trainati, l’analisi più dettagliata di Anfia registra andamenti positivi nel Nord-Est (+14,5%) e nel Nord-Ovest (+12,9%), a fronte di flessioni nel Centro (-14,8%) e nell’area del Sud e Isole (-0,5%).
Commentando questi trend, Anfia evidenzia che il calo nelle immatricolazioni di autocarri di marzo “conferma e aggrava l’andamento negativo già registrato nei mesi precedenti e richiama la necessità di un intervento strutturale da parte del decisore pubblico in favore delle imprese dell’autotrasporto”. In particolare, rispetto allo stanziamento da circa 600 milioni di euro per il rinnovo del parco veicolare decisa dal Mit, l’associazione auspica una sua “tempestiva approvazione” al fine di consentire alle imprese dell’autotrasporto una programmazione dei propri investimenti, nonché la rapida messa in esercizio dei fondi già stanziati per il settore dall’ultima legge di bilancio. Un’altra richiesta è infine a favore della “reintroduzione di una fiscalità di vantaggio per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa”. Anfia per ultimo ha auspicato che nella misura “ci sia spazio anche per sostenere il settore dei rimorchi e semirimorchi attraverso un incentivo rivolto a tutto il mercato e non limitato all’intermodalità”.
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