Lavazza sposta negli Usa un impianto di tostatura del caffè per ridurre l’impatto dei trasporti
Il gruppo Lavazza ha annunciato che realizzerà un impianto di tostatura e imballaggio del caffè negli Usa per servire il mercato statunitense. Finora il prodotto tostato e macinato consumato nel paese arrivava direttamente dall’Italia, ma la società ha spiegato che la decisione di spostare queste fasi di lavorazioni nel mercato di destinazione ha lo scopo […]
Il gruppo Lavazza ha annunciato che realizzerà un impianto di tostatura e imballaggio del caffè negli Usa per servire il mercato statunitense. Finora il prodotto tostato e macinato consumato nel paese arrivava direttamente dall’Italia, ma la società ha spiegato che la decisione di spostare queste fasi di lavorazioni nel mercato di destinazione ha lo scopo di ridurre l’impronta di CO2 equivalente dell’azienda riducendo il peso dei trasporti (principalmente via mare), in linea con il piano ‘Roadmap to zero’ che punta a neutralizzarla del tutto entro il 2030.
L’approvvigionamento di chicchi di caffè (perlomeno della varietà Robusta) dal Vietnam per la produzione della stessa Lavazza era stato minuziosamente illustrato da Alessandro Savona, sales manager dell’operatore logistico genovese Mto, e da Matteo Bianchi, coffee trader dell’azienda produttrice, in un intervento riportato anche su SUPPLY CHAIN ITALY. I due esperti in particolare avevano descritto il traffico in arrivo nel porto di Genova (stimato in “alcune centinaia di container all’anno”) fino alle destinazioni di Settimo Torinese e Gattinara (dove i chicchi sono trasformati in prodotto finito ovvero macinato, in capsule o in grani) o di Pozzilli, in provincia di Isernia (se destinati alla decaffeinizzazione).
Tornando al nuovo stabilimento produttivo negli Usa, Lavazza ha spiegato che questo sorgerà a West Chester, in Pennsylvania, come espansione (di circa 300 metri quadrati) di un impianto già attivo, esteso su circa 6.000 metri quadrati. La struttura, che sarà operativa dall’ottobre di quest’anno, permetterà più in generale alla società di “aumentare il suo volume d’affari, essere più reattiva nel mercato statunitense, incrementare la soddisfazione dei consumatori”. Il sito è già dotato di certificazione Leed Gold e otterrà anche, primo del gruppo, la ISO 45001.
Globalmente Lavazza ha 9 impianti produttivi in 6 paesi: oltre ai tre già citati presenti in Italia, il gruppo ha stabilimenti in Francia, Usa, Regno Unito, Canada e India.
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