Panettoni Balocco a rischio rincaro per via della crisi del trasporto container
Le difficoltà del settore dei trasporti – in particolare quella nel reperire container – stanno mettendo in difficoltà anche Balocco, azienda di Fossano specializzata nella produzione di dolci, tra cui panettoni e pandori. Proprio la necessità di rispettare le scadenze imposte dalle festività natalizie è quella che più preoccupa Alberto Balocco amministratore delegato della società, […]
Le difficoltà del settore dei trasporti – in particolare quella nel reperire container – stanno mettendo in difficoltà anche Balocco, azienda di Fossano specializzata nella produzione di dolci, tra cui panettoni e pandori.
Proprio la necessità di rispettare le scadenze imposte dalle festività natalizie è quella che più preoccupa Alberto Balocco amministratore delegato della società, che alle edizioni piemontesi de La Stampa e del Corriere della Sera ha spiegato come la sua azienda abbia in parte anticipato l’avvio delle attività produttive nel tentativo di controbilanciare i ritardi che teme di subire sia in import (per gli approvvigionamenti di materie prime ma non solo), sia in export (verso il mercato estero e in particolare americano, per la distribuzione dei prodotti finiti). Timori simili erano stati espressi nelle scorse settimane anche da un altro imprenditore italiano le vendite dei cui prodotti sono strettamente connesse al rispetto delle scadenze in vista del Natale, ovvero Enrico Preziosi, patron di Giochi Preziosi, gruppo per le quali le difficoltà maggiori riguardano però l’import dei giocattoli dalla Cina, dove ha luogo la maggior parte della produzione.
Il numero uno dell’azienda dolciaria cuneese – che con il collega Preziosi condivide anche l’opinione che dietro alla crisi del trasporto vi sia anche una speculazione degli operatori – ha evidenziato in particolare come Balocco stia soffrendo per le difficoltà nell’importare materie prime (uva sultanina, mandorle, vaniglia, …) ma anche di parti di ricambio di macchinari, in un anno in cui l’azienda prevede peraltro di tornare ai livelli pre-Covid recuperando il 10% perso nel 2020 e arrivando nuovamente a vendere 20 milioni tra panettoni e pandori.
Per contrastare i possibili ritardi, l’azienda come accennato sopra ha deciso di avviare anticipatamente (a inizio giugno) la produzione dei dolci destinati al mercato estero, mentre per quel che riguarda l’altro lato della medaglia, ovvero i costi di trasporto aumentati (che secondo Alberto Balocco in particolare sarebbero “quadruplicati”), il rischio secondo l’imprenditore è i rincari andranno a trasferirsi al prezzo di vendita dei prodotti: “Se la situazione non cambia, dunque, anche da noi il panettone costerà di più”.
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