Per Gts Rail nuovo round d’investimenti da 30 Mln e quotazione in Borsa
Il gruppo intermodale barese Gts ha annunciato di esser pronto ad avviare investimenti per “30 milioni in rotabili” e di “aver superato i 130 milioni di fatturato. Ancora numeri in crescita, dunque, per il gruppo, che chiude il 2021 con un aumento consolidato del fatturato del 18% e 124 mila spedizioni”. Una nota ha spiegato […]
Il gruppo intermodale barese Gts ha annunciato di esser pronto ad avviare investimenti per “30 milioni in rotabili” e di “aver superato i 130 milioni di fatturato. Ancora numeri in crescita, dunque, per il gruppo, che chiude il 2021 con un aumento consolidato del fatturato del 18% e 124 mila spedizioni”.
Una nota ha spiegato che “il risultato, supportato anche dall’operazione di apertura del capitale al fondo infrastrutturale Marguerite, avvenuta nel settembre 2021 per una quota del 25% (la famiglia Muciaccia al 75%), è accompagnato da un aumento di capitale che consentirà investimenti per 150 milioni nei prossimi 5 anni. Inoltre, l’azienda punta alla quotazione in Borsa nel 2027”.
Secondo Gts “la mancanza di autisti di mezzi pesanti e l’impennata del costo del petrolio stanno spingendo sempre di più le aziende a rivedere la propria posizione logistica di lungo termine. Ed è in questo contesto che si inseriscono i due investimenti per complessivi 30 milioni: 5 locomotive 494 Alstom con ultimo miglio che usciranno dallo stabilimento di Vado Ligure e in consegna a partire da maggio 2022 con relativo contratto di manutenzione per 10 anni; 100 carri ferroviari da 90’ dalla Walbo la cui consegna inizierà dal prossimo luglio”.
Proprio pochi giorni fa l’amministratore delegato Alessio Muciaccia aveva festeggiato l’ingresso in flotta di tre 494 Alstom, “con le quali raggiungiamo le 23 unità, la più ampia flotta privata di locomotive in Italia”.
Questa la conclusione della nota di Muciaccia: “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati prodotti, soprattutto perché realizzati in un periodo di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo. Il marchio Gts si sta consolidando sempre più in Italia e in Europa e speriamo che questi investimenti e quelli futuri potranno dare il nostro concreto contributo allo sviluppo ferroviario del vecchio continente. La ferrovia non solo è tornata prepotentemente di moda, ma si sta imponendo come modello di sviluppo per il prossimo futuro. Puntiamo a fare di Gts un campione del Made in Italy, e i numeri ci stanno dando ragione”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY