Amazon punta a raddoppiare l’export delle ‘sue’ Pmi italiane entro il 2025
Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente di Ice Carlo Ferro e la Country Manager per l’Italia di Amazon Mariangela Marseglia hanno presentato quest’oggi con un evento che si è svolto alla Farnesina i Made in Italy Days, iniziativa che punta a favorire la vendita di prodotti italiani sui mercati di Spagna, Francia, […]
Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente di Ice Carlo Ferro e la Country Manager per l’Italia di Amazon Mariangela Marseglia hanno presentato quest’oggi con un evento che si è svolto alla Farnesina i Made in Italy Days, iniziativa che punta a favorire la vendita di prodotti italiani sui mercati di Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Giappone ed Emirati Arabi Uniti, oltre che della stessa Italia.
In sintesi, una sorta di finestra promozionale del Made in Italy che sarà aperta sul portale da oggi al 2 giugno, in concomitanza con le celebrazioni per la Festa della Repubblica.
Nel corso dell’evento Amazon, per voce di Marseglia, ha anche annunciato l’impegno della società a supportare l’export delle (attuali) 18mila piccole e medie imprese presenti sul portale fino “a raggiungere 1,2 miliardi di euro di vendite all’estero all’anno entro il 2025, più del doppio del valore delle esportazioni del 2020”.
L’iniziativa, ha commentato Carlo Ferro, presidente di Ice, si inserisce nel Patto per l’Export con il quale l’agenzia ha avviato 11 nuove azioni in ambito digitale. In particolare, per quel che riguarda l’e-commerce, ha spiegato Ferro, “abbiamo all’attivo 33 accordi B2C e B2B, vere e proprie vetrine del Made in Italy, in tutto il mondo a cui partecipano 7.100 Pmi italiane. E la collaborazione con Amazon, una delle prime avviate nel 2019, rientra in questa strategia per aiutare le nostre imprese a vincere la sfida dei mercati”.
Intese simili sono state sottoscritte in passato dal’agenzia con i portali Jd.com (per il mercato cinese), con Falabella (per quello latinoamericano), con Lazada (Thailandia), ManoMano (per quello francese), Gmarket (per la Corea del Sud), Flipkart (per l’India), nonché con TMall, WeChat. Specifiche iniziative relative all’export di vini sono state avviate anche con Tannico e con wine.com, quest’ultima per il mercato statunitense.
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