Continental: immatricolazioni di veicoli pesanti trasporto merci a +23,2% nel 2021
Secondo la seconda edizione dell’Osservatorio sui Macro-trend del Trasporto Pesante di Continental, le nuove immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci sono cresciute lo scorso anno del 23,2% rispetto al 2020, raggiungendo le 24.168 immatricolazioni. A titolo di raffronto si può evidenziare che la media europea è stata del + 21,2%, mentre la Spagna […]
Secondo la seconda edizione dell’Osservatorio sui Macro-trend del Trasporto Pesante di Continental, le nuove immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci sono cresciute lo scorso anno del 23,2% rispetto al 2020, raggiungendo le 24.168 immatricolazioni. A titolo di raffronto si può evidenziare che la media europea è stata del + 21,2%, mentre la Spagna ha visto un incremento del 12,2%, la Germania del 10,4% e la Francia del 5,6%.
Il fenomeno ha caratterizzato tutte le Regioni del Paese, a eccezione della Puglia dove le vendite sono scese del 4,2%. La percentuale di crescita più alta è stata registrata in Valle d’Aosta (+164,7%) mentre il Veneto ha ottenuto quella più bassa (+4,9%).
Grazie a questo afflusso di nuovi mezzi, nel 2021 il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità.
A livello di alimentazione, rileva lo studio, la situazione a livello nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020: il gasolio continua ad essere predominante (91,3%, in leggero calo rispetto al 91,6% del 2020) seguito da benzina e metano (che rimangono stabili al 4,6% e al 2,2%). Crescono timidamente le alimentazioni alternative: la benzina e gas liquido segnano un lievissimo aumento (1,3% rispetto a 1,2%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,2% e 0,4%, rispetto allo 0,1% di entrambi del 2020).
A livello di omologazioni, le categorie più presenti a livello nazionale nel comparto sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono del 3,2% e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Si tratta, evidenzia Continental, di una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie (dalla 0 alla 2) che ora coprono il 31,8% del parco (in discesa rispetto al 33,3% del 2020). Resta tuttavia ancora diffusa la classe Euro 0 che da sola arriva al 15% del totale (in calo di 0,6 punti percentuali rispetto all’anno precedente).
Il trasporto merci italiano infine resta secondo lo studio caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni di età (17,5%). Quelli di 30 anni e oltre rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti – cioè da 0 a 10 anni – arrivano al 33,3%, ma risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%, in crescita di 0,7 punti percentuali sul 2020).
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