Per la nutraceutica di Labomar in arrivo un nuovo polo logistico ‘proprio’
“Un beneficio sensibile sia in termini di efficienza, sia di riduzione dei costi operativi” è quanto si attende Labomar dalla costruzione di un nuovo magazzino che utilizzerà per ottimizzare i flussi logistici in ingresso (le materie prime da destinare ai processi di produzione) e in uscita (i prodotti finiti), frenando l’esternalizzazione verso poli di terze […]
“Un beneficio sensibile sia in termini di efficienza, sia di riduzione dei costi operativi” è quanto si attende Labomar dalla costruzione di un nuovo magazzino che utilizzerà per ottimizzare i flussi logistici in ingresso (le materie prime da destinare ai processi di produzione) e in uscita (i prodotti finiti), frenando l’esternalizzazione verso poli di terze parti.
L’azienda di Istrana, in provincia di Treviso, specializzata nella produzione di integratori alimentari, dispositivi medici, cosmetici, alimenti ai fini medici speciali e funzionali e quotata nel mercato Euronext Growth Milan, ha svelato il progetto alla fine di luglio, senza tuttavia fornire al riguardo molti dettagli.
Di noto c’è che il magazzino, chiamato L6, richiederà un investimento di 13,5 milioni di euro e verrà approntato entro il prossimo biennio, con il rilascio dei permessi edilizi previsto già entro la fine dell’anno. Per l’opera l’azienda guidata e fondata da Walter Bertin ha ottenuto da Intesa Sanpaolo due distinti finanziamenti chirografari da 6 milioni di euro (il primo assistito da garanzia Sace Green e della durata di 12 anni, il secondo da provvista Bei e di 7 anni) che in particolare andranno a sostenere la realizzazione della prima parte dell’impianto.
Il magazzino consentirà a Labomar di evitare gli spostamenti dalle sedi aziendali verso poli logistici terzi, con una riduzione dei costi operativi nonché delle emissioni.
“Si tratta di un investimento rilevante il cui progetto è nato ancor prima della quotazione in Borsa (avvenuta nell’ottobre 2020, ndr) e che ora diventa strategico implementare” ha sottolineato Bertin, che poi ha aggiunto: “Le aspettative di crescita della società e la volontà di offrire un migliore servizio ai nostri clienti richiedono una risposta sempre più strutturata, in particolare nella gestione dei servizi di logistica, oggi completamente esternalizzati”.
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