Alleanze container: Bruxelles interpella gli operatori
In vista della sua scadenza (prevista in realtà tra poco meno di due anni, il 25 aprile 2024), la Commissione Europea come di consueto ha invitato gli interessati a dire la loro sulla esenzione alla normativa antitrust standard accordata ai consorzi di compagnie di trasporto container, adottata per la prima volta nel 2009 e poi […]
In vista della sua scadenza (prevista in realtà tra poco meno di due anni, il 25 aprile 2024), la Commissione Europea come di consueto ha invitato gli interessati a dire la loro sulla esenzione alla normativa antitrust standard accordata ai consorzi di compagnie di trasporto container, adottata per la prima volta nel 2009 e poi prorogata prima nel 2014 e poi ancora nel 2020 (quest’ultima volta, per 4 anni anziché 5 come in precedenza).
La misura è da tempi sotto il fuoco di spedizionieri e caricatori e delle loro associazioni di categoria, ma le contestazioni hanno raggiunto un tono ancora più acceso negli ultimi due anni, in corrispondenza con il generalizzato peggioramento dei livelli di servizio del trasporto via mare e il parallelo boom dei profitti delle compagnie.
Forse anche per questa ragione, per la prima volta in questa nuova chiamata Bruxelles, oltre ad aprire le sue ‘caselle postali’ ai pareri sul tema di ogni eventuale interessato, ha annunciato di avere anche predisposto e inviato questionari mirati ad alcune parti in causa della catena globale del trasporto container via mare (caricatori, spedizionieri, operatori portuali e terminalistici nonché gli stessi carrier, ha spiegato). Per l’invio di entrambi (contributi spontanei o feedback ai questionari) la scadenza è quella del prossimo 3 ottobre.
In questa nuova valutazione, la Commissione Europea ha spiegato che intende indagare se l’esenzione garantita ai consorzi tra operatori del trasporto via mare di container sia ancora “efficace, efficiente, coerente, pertinente” e apporti un “valore aggiunto dell’UE”, in particolare visti “i problemi sollevati dalla pandemia di Covid-19”. In particolare l’analisi considererà elementi come la tendenza al consolidamento tra vettori la loro integrazione verticale e l’adesione incrociata tra consorzi dal 2020.
Una sintesi dei risultati della valutazione sarà pubblicata entro la fine del 2022.
Il diritto dell’Ue, ricorda Bruxelles, vieta generalmente gli accordi tra imprese che limitino la concorrenza. L’applicazione di una esenzione si categoria si basa sulla constatazione che gli accordi tra liner possano però offrire una più efficiente gestione della capacità delle navi, una maggiore produttività e quindi una migliore qualità del servizio per i consumatori.
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