Si allarga nel 2021 la logistica ‘franco fabbrica’ di Conad
Nel 2021 Conad ha esteso del 98% la rete di Conad Logistics, il progetto che ha lanciato nel 2020 per sviluppare i trasporti franco fabbrica. In sintesi, il gruppo della Gdo due anni fa ha introdotto la possibilità del ritiro della merce direttamente dai suoi fornitori, quindi per la fase del trasporto dalle cooperative produttive […]
Nel 2021 Conad ha esteso del 98% la rete di Conad Logistics, il progetto che ha lanciato nel 2020 per sviluppare i trasporti franco fabbrica. In sintesi, il gruppo della Gdo due anni fa ha introdotto la possibilità del ritiro della merce direttamente dai suoi fornitori, quindi per la fase del trasporto dalle cooperative produttive ai suoi CeDi. Questa gestione centralizzata, spiega, permette di avere un controllo diretto della saturazione degli automezzi; di poter selezionare autotrasportatori in linea coi suoi valori aziendali in termini di sostenibilità sociale, economica e ambientale; di ottimizzare il trasporto secondario (ovvero le tratte di ritorno dal punto vendita al CeDi); di poter utilizzare i suoi spazi per effettuare groupage, ovvero aggregare più consegne; e infine di procedere con un progressivo rinnovo della flotta.
Relativamente ai progressi compiuti lo scorso anno Conad come detto ha incrementato del 98% i volumi gestiti con questo modello avendo incluso nuovi fornitori.
“L’efficacia di questa innovativa gestione dei trasporti è dimostrata dal fatto che nel 2021 siamo riusciti ad aumentare del 9% le tonnellate di merci movimentate dal nostro sistema, incrementando invece del solo 3% le relative emissioni” ha commentato Andrea Mantelli, direttore Supply Chain dell’azienda.
Nella sua nota Conad ha anche spiegato di avvertire la criticità rappresentata per il settore dalla carenza di autisti, evidenziando però che questo problema può essere contrastato cercando di ridurre il numero di viaggi attraverso l’aumento della capacità di carico degli automezzi e l’utilizzo dell’intermodalità; la riduzione dei tempi di attesa degli autisti nei Ce.Di e l’inserimento di servizi a loro rivolti; una sempre maggiore digitalizzazione del settore, incluso un “futuribile scenario” di dialogo tra le piattaforme software dei diversi player.
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