Ibm: Ai e automazione per gestire le incertezze della supply chain
Secondo uno studio dell’Institute for Business Value di Ibm, i responsabili aziendali delle supply chain stanno aumentando gli investimenti in automazione e intelligenza artificiale per affrontare le sfide che affliggono le catene di fornitura, dalla pandemia all’inflazione al cambiamento climatico fino ai mutamenti geopolitici. Condotta a livello globale con il coinvolgimento di 1.500 professionisti – […]
Secondo uno studio dell’Institute for Business Value di Ibm, i responsabili aziendali delle supply chain stanno aumentando gli investimenti in automazione e intelligenza artificiale per affrontare le sfide che affliggono le catene di fornitura, dalla pandemia all’inflazione al cambiamento climatico fino ai mutamenti geopolitici.
Condotta a livello globale con il coinvolgimento di 1.500 professionisti – non solo Chief Supply Chain Officer ma anche Chief Operating Officer, ovvero responsabili operativi – la ricerca ha evidenziato che i primi puntano su queste soluzioni per “fornire interconnessione con partner e fornitori” e “per consentire operazioni sostenibili e prevedibili”.
Quasi la metà (47%) dei responsabili supply chain intervistati hanno detto di avere introdotto nuove tecnologie di automazione negli ultimi due anni. Nei loro pensieri le sfide più grandi sono nell’ordine quelle rappresentate dalle interruzioni delle supply chain, dalle infrastrutture tecnologiche e dalla sostenibilità. Quest’ultima peraltro è in cima alla lista delle preoccupazioni per il 52% degli intervistati, anche perché il 50% ha dichiarato di ritenere che gli investimenti in sostenibilità accelereranno la crescita aziendale. Interessante che le spinte verso questa direzione provengano soprattutto da investitori (56%), membri del consiglio di amministrazione (50%) e clienti (50%).
La ricerca ha inoltre individuato un insieme di intervistati – circa il 20% – che rappresenta una avanguardia sui temi dell’innovazione. Questi professionisti sono più avanti della media su alcuni temi come l’integrazione di flussi di lavoro automatizzati tra le funzioni organizzative e con i loro partner, per ottenere visibilità, approfondimenti e azioni in tempo reale, la modernizzazione della loro infrastruttura tecnologica (il 56% opera attualmente su cloud ibrido e il 60% sta investendo in infrastrutture digitali), l’ampliamento delle iniziative di sostenibilità, creando nuovi prodotti e servizi, una maggiore attenzione alla cybersecurity (quasi il 20% in più).
Commentando i risultati Jonathan Wright, Consulting Global Managing Partner, Sustainability Services and Global Business Transformation di Ibm ha dichiarato: “Per combattere efficacemente i fattori di stress senza precedenti della supply chain, come l’inflazione, è imperativo che i Csco si concentrino sull’attuazione di iniziative di analytics, AI e automazione per costruire supply chain intelligenti, resilienti e sostenibili”. In partciolare automazione e Ai possono consentire ai manager di “raccogliere dati, identificare i rischi, convalidare la documentazione e fornire audit trail, anche in periodi di forte inflazione, contribuendo nel frattempo alla gestione dei rifiuti e dei consumi di carbone, energia e acqua”.